mercoledì 17 gennaio 2018

Il tramonto visto dalla costa Calabrese al vulcano Stromboli (Eolie)

Tramonto nel cratere del Vulcano Stromboli
Il tramonto nel cratere del vulcano Stromboli è il fenomeno ottico e geofisico naturale, effetto della particolare congiuntura astrofisica ed allineamento cosmico tra sole e terra, che si ripete ogni anno nel periodo variabile dal mese di giugno a quello di agosto, ed è visibile esclusivamente da determinate località della Calabria e della Sicilia orientate sul Mar Tirreno.

S. Maria dell'Isola (Tropea) con lo Stromboli al tramonto 
Il vulcano Stromboli è già riconosciuto dall’UNESCO come “Bene protetto dall’UNESCO” in quanto isola componente l’arcipelago delle isole Eolie, inserito nella lista del Patrimonio mondiale dal 2010. Il tramonto nel suo cratere rappresenta un effetto ottico di straordinaria bellezza, probabilmente unico al mondo.
Lo Stromboli è, infatti, uno dei pochissimi e rari vulcani attivi al mondo che presentano conformazione insulare e dunque emergente dal mare, e visibile ad occhio nudo dalla terra ferma, in particolare da tutta la costa calabra esposta sul versante tirrenico del Mar Mediterraneo, nonchè da numerose città e zone montane nell’entroterra aspromontano. L’effetto ottico straordinario del tramonto del sole nel cratere del vulcano, concorre a creare uno scenario che ha affascinato ed ispirato la tradizione e la cultura locale per secoli. Il vulcano è anche denominato “culla del sole”, “la bocca del gigante” e questa speciale congiuntura astrofisica, è definita localmente “la danza dei due fuochi”, “il bacio tra il sole e il vulcano”, “l’abbraccio delle sfere”. Si tratta di un elemento naturale strettamente connesso alla rappresentazione dell’ambiente, ed è percepito dalle comunità locali come elemento identitario e tipico del paesaggio.
Come fenomeno naturale è anche un elemento di attrazione turistica per importanti flussi di visitatori che ogni anno si recano nelle località interessate dal fenomeno per tentare di fotografare lo straordinario paesaggio. L'elevato impatto estetico del fenomeno sulla sfera emotiva dell'osservatore ha ispirato la poesia e l'arte locale.
Per promuovere questa candidatura e sostenere la valorizzazione del sito, si è recentemente costituito in Calabria un comitato territoriale fondato da quattro giovani operatori culturali ed esperti (Francesca Agostino, Marzia Matalone, Rocco Polistena e Maria Fedele) denominato "Network Mediterraneo", che sta raccogliendo le adesioni delle città e dei comuni (almeno 32 enti territoriali coinvolti tra enti calabresi e siciliani) che hanno visibilità sul fenomeno. 
La candidatura si fonda sul VII Criterio di selezione della Convenzione sul Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, che richiede quali requisiti la sussistenza di "fenomeni naturali o atmosfere di una bellezza naturale e di una importanza estetica eccezionale"
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